"il tavolino" in tempi di pandemia

"il tavolino" in tempi di pandemia

La DAD è una gran rottura per gli studenti di ogni ordine e grado, grandi o piccoli che siano e lo è anche per noi che proseguiamo i laboratori teatrali on-line, anche se la nostra non la chiamerei DAD, perché è, giustamente e ovviamente, un hobby, gli incontri hanno la modalità dell’hobby e io personalmente ce la metto tutta a renderli il più possibile leggeri.
Per assurdo, però, nell’attività dello studio della recitazione non è un male così grande: perché consente/costringe (non potendo fare altro) a fare un lavoro sul testo e sul personaggio che nel professionismo viene chiamato “il tavolino”, o “i giorni del tavolino” o “le prove a tavolino”.
Che cosa è “il Tavolino”?
Quando si inizia a provare un nuovo spettacolo, i primi giorni delle prove vengono chiamati i giorni “delle prove a tavolino”: nel teatro o sala prove c’è un lungo tavolo con tante sedie, attorno a cui si siede tutta la compagnia e si eseguono delle letture del copione inframmezzate da riflessioni sulla trama, sui personaggi e sulla modalità dell’allestimento stesso; è il momento in cui si indagano il carattere dei personaggi, il loro evolversi nella storia; il perché dicano certe cose con certi termini piuttosto che altri; è il momento per fare le domande al regista, per cercare la caratterizzazione migliore, per accordare il proprio strumento con i colleghi.
Nei corsi di teatro è un tipo di lavoro che in genere si salta o si fa velocemente, perché può essere noioso: è più interessante e divertente fare esercizi sul palco, in cui ci si muove, si interagisce con gli altri, si “recita”!
La nostra modalità di lezione in streaming, obbligata dai Dpcm vigenti, è per noi una opportunità: perché non potendo fare altro ci “costringe” a fare “il tavolino” anche se ognuno da casa sua, attorno al “tavolino” virtuale. Ci costringe/permette di fare un interessantissimo lavoro di approfondimento del testo e del nostro modo di "sentire" il personaggio, di affrontare la letteratura della drammaturgia e di capirla, e non dicendola a pappagallo. Ci permette di capire quanto sia importante, ai fini dell'interpretazione, la posizione di un avverbio o di un aggettivo o un pronome nella struttura di una frase; dove preferiamo fare le nostre"appoggiature".
Detto questo teniamo duro, è un momento duro e difficile per tutti, ma non dobbiamo scoraggiarci: questo corso, e anche le due ore al computer in streaming, sono e saranno sempre una finestra di ossigeno in cui rilassarsi ed estraniarsi dal quotidiano in un altro mondo, in un altrove (altro-luogo), con il nostro alterego (altro-io).

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