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Radio DANTE

Radio DANTE

PROGETTO RADIO DANTE  www.radio-dante.com 

Un viaggio stereofonico nei versi del vate fiorentino. Un progetto di Francesca Fini per Radio Mi. 

da oggi è disponibile anche il Flash Briefing Skill per ALEXA. 

https://www.radio-dante.com/skill-alexa...

Attivatelo e ascoltate le nuove puntate insieme alle notizie del giorno

I versi di Dante Alighieri, tratti dalle Rime e dalla Vita Nuova, compongono i ventuno episodi del progetto Radio Dante, un podcast sperimentale ideato da Francesca Fini su commissione dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e Radio Mi, per celebrare i settecento anni dalla morte del poeta fiorentino. A guidarci in questo intenso viaggio sono le voci degli interpreti Daniela Cavallini e Daniele Sirotti, seguiti e preparati da Emanuele Di Silvestro, un giovane studioso che in questa circostanza ha portato avanti una ricerca accuratissima sul linguaggio dantesco. Le voci degli attori si muovono in un paesaggio sonoro ricchissimo di suggestioni e per certi versi spiazzante, sceneggiato da Francesca Fini e sviluppato nello spazio tridimensionale dal sound-designer Boris Riccardo D’Agostino. Un paesaggio sonoro avvolgente, che sembra raccontare un road-movie ambientato nella contemporaneità, trascinando l’universo dantesco nel nostro presente. Le opere di Dante, nella versione utilizzata nel podcast, sono riprodotte su gentile concessione della Salerno Editrice. Si tratta di sonetti, ballate, una sestina lirica e canzoni che parlando d’amore, di vita e di morte, di amicizia e d’esilio. Alcune opere sono state scelte perché poco note al grande pubblico, insieme ad altre invece famosissime, come la canzone Donne ch’avete intelletto d’Amore che chiude il podcast nel ventunesimo episodio.

Ideazione, sceneggiatura sonora e regia - Francesca Fini

Interpretazione - Daniela Cavallini e Daniele Sirotti

Consulenza dantesca - Emanuele Di Silvestro

Sound design e missaggio - Boris Riccardo D'Agostino

Parafrasi - Emanuele Di Silvestro e Francesca Fini

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APPELLO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO #vogliamounaltrospettacolo

APPELLO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO #vogliamounaltrospettacolo
- APPELLO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO -
Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, storicamente poco tutelati, sono tra quelli che hanno maggiormente subito gli effetti devastanti della pandemia sul lavoro, con un fermo di larga parte del settore che dura ormai da un anno.
Alla notizia del blocco del nuovo decreto Ristori a causa di questa incomprensibile crisi di governo, denunciano insieme la condizione d'indigenza in cui versano uomini e donne che operano nel settore con professionalità e dedizione e che si troveranno da un momento all'altro senza alcuna forma di sostegno.
Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo si appellano al senso di responsabilità e alla necessità di dare stabilità al nostro Paese in una fase tanto complicata affinché vengano sbloccate le risorse necessarie a garantire la sopravvivenza di migliaia di persone.
 
UNITA - Assolirica - 100autori - 360 Live Crew Net - La Musica che Gira - Lavorator_ della Danza - ACMF Associazione Compositori Musica per Film - FACCIAMOLACONTA - AGI Associazione Generici Italiani dello Spettacolo - AIDAC Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi - AIPAD Associazione Italiana Per Assistenti Doppiaggio - STAGEHANDACCADEMY Soc. Coop. - FONDAZIONE CENTRO STUDI DOC - AMLETA - ANAD Associazione Nazionale Attori Doppiatori - ANFD Associazione Nazionale Fonici Doppiaggio - APS BAULI IN PIAZZA - Associazione di categoria TSS Tecnici dello Spettacolo Sicilia - AUF - AUX soc. coop. - BIEFFE MUSICA Soc. Coop. - BRESCIA UNITA LAVORATRICI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO – A2U Attrici Attori Uniti - Coop. Insieme - SOLEMA Soc. Coop. - FedAS Italia - Gruppo tecnici Sicilia - Lavoratori La ribalta Teatro di Pisa - Teatro d'imbarco Firenze - Lavoratori Teatro Florian Metateatro Pescara - Lirica Muta - Professione Spettacolo Toscana Ovest (PSTO) - Rete Doc - Rock Factory - Sarte di Scena - Shasrl - ShowNet - Rock My Life - Skeldon Soc. Coop. - Smart Coop. - Squadra Live - Per la FIDAC (Federazione Italiana delle Associazioni Cineaudiovisive) - ACS Creatori Suoni - AIARSE Aiuto Registi Segretari Edizione - AIAT-SFX Creatori Effetti di Scena - AIC Autori della Cinematografia - AITR Tecnici di Ripresa - AITS Tecnici del Suono - AMC Montaggio Cine-televisivo - AsNAC Amministratori Cinema - ANACineTV Attrezzisti Cinema e Audiovisivo - ANAGRUC Gruppisti Cinema - ANTEPAC Truccatori-Parrucchieri - APAI Personale di Produzione - APCI Decoratori-Pittori - ASC Costumisti-Scenografi-Arredatori - EMIC Elettricisti-Macchinisti - EffectUs Effetti Speciali Trucco - UICD Unione Italiana Casting Directors - ANCEC Associazione Nazionale Casting Exstras Coortinator – ARTEMIS Aassociazione Rete Tecnici e Maestranze Intermittenti dello Spettacolo – CHIAMETENOI – ADI Asso Danza Italia – ADU Attori Attrici Danzatori Danzatrici dell’Umbria – PCP ROMA Presidi Culturali Permanenti Roma – CAM Coordinamento Artisti della scena Marchigiana - Unita Autori.
rimosse le sigle sindacali.

Festival sì, ma teatri no.

Festival sì, ma teatri no.

Da il Messaggero 23/01/2021 Sanremo, Lavia: "Il teatro muore e pensano al Festival, una volgarità favorire kermesse mediatiche" di Katia Ippaso

«Ci vogliono morti. Il teatro non è mai piaciuto al potere. Dà fastidio». Gabriele Lavia non è uomo che cerca l'accomodamento. Ha vissuto una vita intera in palcoscenico, cercando risposte, per sua ammissione provvisorie, al mistero dell'esistere. Non sarà la pandemia, e tanto meno il clima di restrizioni e interdizioni rispetto ai luoghi della scena, a farlo retrocedere dalla sua profonda convinzione: «Il teatro è fatto di corpi vivi. Tutto il resto è miseria». Anche apparire in streaming è miseria: «Mi sono rifiutato tutte le volte che me l'hanno proposto. Per me, sono robettine messe in una scatola. Come non si può fare sesso per telefono, non si può fare teatro in streaming».

L'ATTACCO
Eppure, in tutta questa desolazione, non tutti sono finiti per strada. Anzi, secondo Lavia, «qualcuno ci ha persino guadagnato». «Il teatro pubblico ha fatto un affare con il Covid. Tutti quegli impiegati che prendono 14, 15 mensilità, ecco loro stanno al sicuro. Non conviene riaprire i teatri. Basta fare cosette in streaming. Nessuno vuole tornare a scritturare dal vivo quei rompicoglioni degli attori e dei tecnici. Mi vergogno per i politici. Credo che la pagheranno, ma non in questa vita. In questa vita sono tutti felici». La questione è antica. E l'attacco non è diretto al ministro Franceschini: «Non è lui che si è inventato il Covid. Di Covid si muore veramente». Il problema è nell'accettazione apatica dell'esistente: «Ho saputo che il Festival di Sanremo si farà con il pubblico in sala mentre i teatri sono chiusi da mesi. Ha fatto bene Moni Ovadia a dire che un Paese che favorisce le kermesse mediatiche, è un Paese miserabile. Io dico di più: è una gigantesca volgarità».

L'ALTRA METÀ
C'è però un'altra metà del Paese, «quella che forse vive in un altro pianeta», che non solo se ne infischia di Sanremo («le canzonette? mai piaciute») ma che amerebbe tornare a teatro. «I teatri sono i luoghi più sicuri in cui stare. Ci sono cerimoniali precisi che garantiscono una distanza di sicurezza. Le sembra che questa distanza sia assicurata nei supermercati? Il fatto è che per me dovrebbe esistere un ministero apposito. Un ministero del teatro differente dal ministero del cinema e dell'arte. Il museo è cultura, ma morta. Il teatro è cultura, ma viva». Secondo Gabriele Lavia, il potere trova inaccettabile il fatto che gli attori siano scabrosamente vivi, con corpi e sentimenti esposti. «Il teatro è la cosa più difficile che esiste. Anche vivere è molto difficile. Come l'amore. L'uomo è precario, imperfetto. Ma è proprio di questa imperfezione che si occupa il teatro».

IL TESTO
A 78 anni, Lavia ammette di non aver mai fatto una crociera. Odia le vacanze. E anche se domina una totale incertezza rispetto alla data di riapertura dei teatri, ogni giorno prova in una piccola sala di Roma il suo nuovo spettacolo: Le leggi della gravità, dal romanzo di Jean Teulé, accanto a sua moglie, Federica Di Martino, e a un giovane attore, Enrico Torzillo. Teoricamente, lo spettacolo dovrebbe debuttare il 13 febbraio al Flavio Vespasiano di Rieti e chiudere la tournée a maggio al Quirino di Roma. «Ho scelto questo testo perché ha pochi attori. È la storia di una donna che, dopo dieci anni, si presenta in commissariato denunciandosi per l'omicidio del marito».
La scorsa estate, a Bari, Lavia ha girato anche un film, ispirato a L'uomo dal fiore in bocca. «Avevo già fatto il testo di Pirandello a teatro. Non è stata una mia idea, ma di Manuela Cacciamani, che l'ha prodotto con Rai Cinema. Io ero un po' perplesso, ma forse aveva ragione lei. Non sappiamo ancora quando verrà alla luce, devo finire di montarlo, devo dire però che sta venendo molto bene». L'uomo dal fiore in bocca parla della malattia e della morte: «È la condizione umana». Sull'aldilà, però, non si pronuncia: «Non me lo immagino. Pur non essendo un materialista, non ho il dono della fede. Diciamo che non li considero affari miei».

"il tavolino" in tempi di pandemia

&quot;il tavolino&quot; in tempi di pandemia

La DAD è una gran rottura per gli studenti di ogni ordine e grado, grandi o piccoli che siano e lo è anche per noi che proseguiamo i laboratori teatrali on-line, anche se la nostra non la chiamerei DAD, perché è, giustamente e ovviamente, un hobby, gli incontri hanno la modalità dell’hobby e io personalmente ce la metto tutta a renderli il più possibile leggeri.
Per assurdo, però, nell’attività dello studio della recitazione non è un male così grande: perché consente/costringe (non potendo fare altro) a fare un lavoro sul testo e sul personaggio che nel professionismo viene chiamato “il tavolino”, o “i giorni del tavolino” o “le prove a tavolino”.
Che cosa è “il Tavolino”?
Quando si inizia a provare un nuovo spettacolo, i primi giorni delle prove vengono chiamati i giorni “delle prove a tavolino”: nel teatro o sala prove c’è un lungo tavolo con tante sedie, attorno a cui si siede tutta la compagnia e si eseguono delle letture del copione inframmezzate da riflessioni sulla trama, sui personaggi e sulla modalità dell’allestimento stesso; è il momento in cui si indagano il carattere dei personaggi, il loro evolversi nella storia; il perché dicano certe cose con certi termini piuttosto che altri; è il momento per fare le domande al regista, per cercare la caratterizzazione migliore, per accordare il proprio strumento con i colleghi.
Nei corsi di teatro è un tipo di lavoro che in genere si salta o si fa velocemente, perché può essere noioso: è più interessante e divertente fare esercizi sul palco, in cui ci si muove, si interagisce con gli altri, si “recita”!
La nostra modalità di lezione in streaming, obbligata dai Dpcm vigenti, è per noi una opportunità: perché non potendo fare altro ci “costringe” a fare “il tavolino” anche se ognuno da casa sua, attorno al “tavolino” virtuale. Ci costringe/permette di fare un interessantissimo lavoro di approfondimento del testo e del nostro modo di "sentire" il personaggio, di affrontare la letteratura della drammaturgia e di capirla, e non dicendola a pappagallo. Ci permette di capire quanto sia importante, ai fini dell'interpretazione, la posizione di un avverbio o di un aggettivo o un pronome nella struttura di una frase; dove preferiamo fare le nostre"appoggiature".
Detto questo teniamo duro, è un momento duro e difficile per tutti, ma non dobbiamo scoraggiarci: questo corso, e anche le due ore al computer in streaming, sono e saranno sempre una finestra di ossigeno in cui rilassarsi ed estraniarsi dal quotidiano in un altro mondo, in un altrove (altro-luogo), con il nostro alterego (altro-io).

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Nuovo corso 2021 di Public Speaking

Nuovo corso 2021 di Public Speaking

Ultimi 2 posti nella classe del nuovo corso di Public Speaking in partenza giovedì prossimo 14 gennaio 2021.
Giovedì 14 gennaio inizia il nuovo corso di Public Speaking, il primo del 2021, rivolto a tutti coloro che si trovano nella situazione di dover esporre argomenti ad un piccolo o grande gruppo di persone.
Infatti quando usiamo il termine "pubblico" non intendiamo solo una platea di decine e decine di persone, ma anche i 6 o 7 colleghi del nostro ufficio o gruppo di lavoro, o anche 1 unico interlocutore.
In questa nostra epoca anche i colleghi che incontriamo in streaming durante lo smartworking sono "pubblico"... e sono anche un pubblico particolare che segue regole tutte sue.
Il prossimo corso di public speaking ha la durata di 20 ore di docenza divise in 8 lezioni da 150 minuti ognuna.
Il corso si svolgerà in presenza (presso ideas4u in Viale dell'Accademia Militare 7, a Modena), se i Dpcm vigenti limiteranno nuovamente gli spostamenti continueremo on-line su la piattaforma Zoom.

Il corso si svolge al giovedì dalle ore 19:30 alle 22:00 con il seguente calendario: gioveì 14, 21, 28 gennaio - 4, 11, 18, 25 febbraio - 4 marzo.

costo € 350,00* pagabili in due rate ad inizio e a fine corso

Contatti 338 6540137 - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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*si emette fattura: prestazione svolta in regime fiscale di vantaggio ex articolo 1, commi 54-89, Legge 190/2014 e, pertanto, non soggetta ad IVA nè a ritenuta.

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Corso Junior 10-13 anni

Corso Junior 10-13 anni

Corso di teatro JUNIOR (10-13 anni)

Il corso di teatro Junior, destinato ai bambini dai 10 ai 13 anni di età, è una vera esplosione di freschezza e creatività.

2020 11 04 teatro daniele sirotti0172020 11 04 teatro daniele sirotti050Nel corso di teatro i bambini iniziano a confrontarsi con le dinamiche di gruppo, affrontano le proprie timidezze e le proprie insicurezze e mettono in evidenza i propri pregi e le proprie capacità. 2020 11 04 teatro daniele sirotti032Creano insieme delle storie, le raccontano e le ascoltano. Recitare, mettersi “nei panni” del personaggio, aiuta ad allenare l’empatia, a sviluppare attenzione verso il mondo che ci circonda e verso il prossimo. Inoltre per recitare è necessario avere un copione: l’approccio al testo è un grandissimo allenamento alla lettura, alla comprensione del testo, all’elaborazione dei contenuti e all’esposizione degli stessi, acquisendo sicurezza e fiducia in se stessi.

La scelta dei testi destinati a questa fascia di età è rivolta verso adattamenti per il teatro di classici della letteratura, con un occhio sempre attento alla narrativa contemporanea più stimolante adattata al palcoscenico.

Frequentare il Laboratorio Teatrale BLUE ROSE significa ritagliarsi un momento di gioco, di serissimo gioco a "facciamo finta che...”. 

2020 11 04 teatro daniele sirotti060Ma significa anche conoscere persone nuove, assecondare una inclinazione naturale o una passione, misurarsi in un contesto collettivo per superare atteggiamenti di timidezza, migliorare la capacità di memorizzazione, di interpretazione e di parlare in pubblico.

Tutti i corsi di recitazione di I° livello sono rivolti a coloro che si affacciano per la prima volta al mondo della recitazione, che vogliono provare l’emozione di calcare il palcoscenico e ricercano un approccio ludico e professionale.

Esplorarsi e conoscersi meglio e in profondità, accrescere la sicurezza in sé stessi e approfondire la conoscenza della realtà e dell’animo umano. Ha lo scopo di fornire all’allievo gli strumenti per un primo approccio alla “Recitazione”, mettendo in risalto le sue capacità di mimesi, disinibendolo e facendolo familiarizzare con la massima espressione di tutto se stesso: il teatro e tutto ciò che è palcoscenico.

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Idee per regali natalizi: a Natale regala o regalati un corso!

 

 

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A Natale regala o regalati un Corso di Teatro o di Public Speaking

Quando si avvicina il Natale, ogni anno, c'è sempre quella mattina in cui ti svegli all'alba, di soprassalto, con gli occhi sbarrati e una sola domanda che ti ossessiona: che cosa regalerò quest'anno ai miei cari?

Ogni anno si è sempre alla ricerca di un regalo originale, interessante, non banale, utile ma anche divertente, che faccia sorridere di gioia chi lo riceve. 

L'idea giusta è regalare un Corso di Teatro o un Corso di Public Speaking.

Regalare o regalarsi un Corso di Teatro o un Corso di Public Speaking significa regalare un'esperienza, significa regalare l'opportunità di conoscere nuove persone, di mettersi in gioco, di scoprire un'attitudine o una passione, di migliorare le proprie capacità.

Il Corso di Teatro per Adulti e il Corso di Teatro per Ragazzi (14-19 anni) sono due corsi di gruppo, composti ognuno da 4 lezioni di 2 ore ognuna; si svolgernno presso il teatro Tempio a Modena (Viale Caduti in Guerra 192) o in videoconferenza a partire dal 7 gennaio. Si rilascia un attestato di partecipazione. costo € 60,00

Il Corso Intensivo di Public Speaking è destinato a professionisti o comunicatori: è composto da 5 ore di docenza divise in 2 incontri da 2ore1/2 ognuno, in orario serale, da svolgersi tra il 7 e il 25 gennaio in presenza presso Ideas4u (Viale dell'Accademia Militare 7, a Modena) o in videoconferenza. costo € 60,00

Per avere informazioni dettagliate contatta il docente Daniele Sirotti: whatsapp 3386540137 o via mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. .

Se deciderai di regalare un corso ti verrà consegnata una simpatica lettera di invito personalizzata da dare al destinatario del tuo regalo, con tutti gli estremi per essere contattato e prendere parte al corso.

Buone Feste... e Buon Corso!

Lezioni di teatro: on line diventa un'opportunità

Daniele Sirotti online teatroEssere costretti a fare le lezioni di teatro on line non è solo una costrizione limitante, ma è anche una opportunità, soprattutto nei laboratori per i ragazzini più giovani, perché ci da la possibilità di affrontare un tipo di esercizio che altrimenti, in presenza, con la possibilità di muoversi e interagire, sarebbe risultato più faticoso soprattutto per i più giovani: sto parlando dello studio del testo, della dizione e del personaggio.

Infatti una parte importantissima del lavoro dell’attore è quella fase che viene comunemente chiamata “il tavolino”: in questa fase la compagnia si riunisce seduta intorno, appunto, ad un tavolo e procede alla lettura del copione. 

Si tratta di una analisi attenta di ogni singola battuta, delle dinamiche che legano i personaggi e di come queste si evolvono nel corso della storia, facendone emergere i tratti caratteriali. Inoltre si iniziano a stendere le intenzioni e i colori che andranno a costituire l’ossatura dell’interpretazione di ogni singola battuta: dove mettere le “appoggiature”, dove e perché fare pause e cesure. Questo è il momento in cui ci si può interrogare sul perché il personaggio si esprima scegliendo quel vocabolo piuttosto che un altro; sul perché si comporti in un determinato modo, su come cambia nel corso della storia in cui è coinvolto.

Questo attento studio del testo è interessantissimo, ma per dei ragazzini delle scuole medie può risultare un po’ noioso stare seduti con gli occhi su un foglio a prendere appunti quando invece si ha la possibilità di salire sul palco e interagire con i propri compagni.

Invece durante questo lockdown, durante queste lezioni on line, è come se si facesse una “lettura a tavolino”: ognuno alla propria scrivania a formare un unico tavolino virtuale attorno al quale approfondire il testo, il personaggio e le battute.